L'anno 2021 è stato un periodo d'oro per i cattivi cinematografici, specialmente per gli appassionati di supereroi. Performance eccezionali hanno elevato personaggi come Tony Leung nei panni di Wenwu in Shang-Chi, John Cena come Peacemaker in The Suicide Squad e Willem Dafoe nella parte del Goblin Verde in Spider-Man: No Way Home. Anche in televisione, con esempi come Kathryn Hahn in WandaVision e Daniel Bruhl ne Il Falco e il Soldato d'Inverno, si è assistito a una vera e propria rinascita dei cattivi sullo schermo.
La Rinascita dei Cattivi: Tragedia Vs. Malvagità Senza Rimorsi
La dicotomia tra cattivi simpatici e puramente malvagi ha sempre acceso accese discussioni tra gli appassionati. Se da un lato personaggi come Killmonger, Vulture e Loki hanno portato nuance e umanità al genere, dall'altro figure come il Goblin Verde di Willem Dafoe incanalano una crudeltà senza limiti.
Il Problema dei Cattivi Blandi: Un Passato Superato
I primi giorni degli universi cinematografici Marvel e DC erano afflitti da cattivi poco convincenti, critici per la loro mancanza di profondità. Whiplash, Ronan l'Accusatore, Ares e persino Lex Luthor spesso venivano derisi come mere pedine nella trama. Ma qualcosa è cambiato quando questi antagonisti hanno iniziato a essere ritratti con più sfumature e umanità.
La Forza dei Cattivi Simpatici
Molti dei cattivi cinematografici più amati degli ultimi anni si distinguono per essere rappresentati in una luce più simpatica rispetto ai loro predecessori. Killmonger, il Gufo e Loki incarnano l'idea del cattivo come eroe della propria storia, compiendo azioni malvagie solo in risposta alle sofferenze subite.
L'Incantesimo del Male Puro
Non si può parlare di cattivi senza menzionare l'interpretazione magistrale di Willem Dafoe nel ruolo del Goblin Verde. In entrambi i film Spider-Man del 2002 e l'ultimo No Way Home, Dafoe incarna la crudeltà egoista del Goblin, deridendo l'altruismo di Spider-Man mentre complotta per ottenere poteri sempre maggiori.
La Complessità dei Cattivi Intermedi
Alcuni cattivi non rientrano né nella categoria della pura malvagità né in quella della simpatia. Peacemaker, inizialmente presentato come un assassino senza cuore, rivela nei suoi spin-off su HBO Max insicurezze e traumi nascosti. Thanos, un tiranno conquistatore, agisce spinto da un desiderio corrotto di salvare l'universo dalla stessa sorte rovinosa del suo pianeta natale.
Conclusione: La Soggettività del Gusto
Infine, non esiste una superiorità intrinseca in nessuna delle due approcci. Non è essere simpatici o puramente malvagi a determinare la grandezza di un cattivo, ma piuttosto l'abilità degli scrittori e degli attori che li portano in vita. La questione di quale tipo di antagonista sia migliore è semplicemente una questione di gusto personale. Che tu preferisca i cattivi tragici, irredimibili o entrambi, ciascuna categoria offre cattivi sufficientemente eccezionali per accontentare tutti.
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